SOLIDARIETA’ AL DOTT. LUCCHINA

Il dr Lucchina, assolto in primo grado, viene ora condannato per avere applicato la normativa (leggi e statuti) che orienta il servizio sanitario nazionale alla cura della persona in un tempo in cui comunque non era stata approvata la legge sul fine vita e la consulta non si era ancora pronunciata sulla limitata non punibilità dell’assistenza al suicidio. Ciò che è ancor più grave è la considerazione per cui egli avrebbe operato in quanto cattolico. Mi auguro che, al di là delle diverse opinioni, tutto il mondo cattolico rifiuti questo pregiudizio che espone ogni credente al sospetto discriminatorio di essere portato ad agire secondo una implicita coscienza difforme dalle leggi dello Stato.