Il “bene comune” impone di usare il potere, di cui ciascun organo della Repubblica é titolare, con la massima prudenza. Dunque, rispettando le sfere di competenza degli altri organi dello Stato. Dunque, rispettando l’oggettività dei fatti. Dunque, evitando ogni strumentalizzazione. La abnorme decisione di un rappresentante di una Procura della Repubblica di indagare alcuni membri del Governo per la scarcerazione di un cittadino straniero disposta da un Giudice e per aver deciso l’allontanamento coatto dello stesso, per la ritenuta sua pericolosità qualora avesse potuto circolare in Italia, non sembra rispettare nessuno di tali vincoli. Svilisce i fatti e si sovrappone, ancora una volta, alle valutazioni di esclusiva competenza dell’esecutivo. Chi non usa questa prudenza non cerca il bene del Paese. Nel chiedere, perciò, di porre fine a ogni inopportuno utilizzo delle proprie funzioni, esprimiamo la massima solidarietà alla Premier Meloni, al Sottosegretario Mantovano e ai Ministri Nordio e Piantedosi.