LEGGE EUTANASICA TOSCANA – NETWORK “SUI TETTI”: DAI VESCOVI UNA PAROLA CHIARA, UNA “CAREZZA” E UNA PROPOSTA DI METODO DA NON LASCIAR CADERE!

“Come laici impegnati in tante «formazioni sociali»” – si legge in una nota del network di associazioni “Sui tetti” – ringraziamo i vescovi della Toscana per il giudizio offerto a tutti* sulla proposta di introdurre il suicidio medicalmente assistito in Toscana con una legge regionale, che avvierebbe in Italia un -palesemente incostituzionale- federalismo della cura e della morte”. “I vescovi – continuano le associazioni- sono chiarissimi nel riferirsi puntualmente al Magistero, spiegando sia che «la vita umana è un valore assoluto», soprattutto nella fragilità, sia che, per questo, «il Sistema sanitario esiste per migliorare le condizioni della vita e non per dare la morte», perciò chiedendo innanzitutto adeguate cure palliative, che ancora non ci sono nella regione”. “Quanto suggerito appare particolarmente convincente, anche perché accompagnato e documentato da una vera e propria «carezza» al popolo della Toscana, quando, cioè, gli stessi vescovi nella nota ricordano, con percepibile commozione, la straordinaria tradizione di cura e attenzione dei toscani verso le persone più deboli”. “Non solo – conclude il network- i Pastori offrono pubblicamente anche un metodo di lavoro, quando ammoniscono di «non fare di questo tema una questione di “schieramento” ma di farne un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana». Si chiede, così, a tutti un passo in più e, forse, nuovo, nell’affrontare un tema cruciale per il senso stesso dell’esistenza di tutti, un passo, cui sommessamente assicuriamo anche tutta la nostra disponbilità”.
Roma, 30 gennaio 2025


FINE VITA: LA NOTA DEI VESCOVI TOSCANI
I vescovi Toscani, riuniti a Livorno per il consueto incontro, ritengono opportuno offrire alcuni spunti al dibattito sulla proposta di legge regionale riguardante il cosiddetto “suicidio assistito” che presto verrà discussa in aula.
Di seguito la nota: “Siamo consapevoli che questa proposta di legge assume per molti un valore simbolico, nel senso che si chiede alla Regione Toscana di “forzare” la lentezza della macchina politica statale chiamata a dare riferimenti legislativi al tema – importantissimo – del fine vita. Vorremmo in primo luogo invitare i consiglieri regionali e i dirigenti dei loro partiti a non fare di questo tema una questione di “schieramento” ma di farne un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana. In questo può essere d’aiuto la lettura attenta del documento “Dignitas infinita” pubblicato recentemente dal Dicastero per la Dottrina della Fede, che esprime nel modo più attuale la visione che nasce dall’esperienza cristiana, offrendo un contributo significativo su questi temi di grande drammaticità. L’altro elemento che può aiutare a fare una scelta legislativa è proprio la storia della nostra Regione. Nella cura delle persone in condizione di fragilità la Toscana è stata esempio per tutti: la nascita dei primi ospedali, dei primi orfanotrofi, delle associazioni dedicate alla cura dei malati e dei moribondi, come le Misericordie, e poi tutto il movimento del volontariato, sono un’eredità che continua viva. Ci sembra che in un momento di crisi del sistema sanitario regionale, più che alla redazione di “leggi simbolo”, i legislatori debbano dare la precedenza al progresso possibile anche nel presente quadro legislativo, in un rinnovato impegno riguardo alle cure palliative, alla valorizzazione di ogni sforzo di accompagnamento e di sostegno alla fragilità. La vita umana è un valore assoluto, tutelato anche dalla Costituzione: non c’è un “diritto di morire” ma il diritto di essere curati e il Sistema sanitario esiste per migliorare le condizioni della vita e non per dare la morte. Anche da parte nostra vogliamo affermare la necessità di leggi nazionali aggiornate e siamo disponibili al dialogo e all’approfondimento sul grande tema del fine vita, pronti ad ascoltare e ad apportare, per la passione per ogni persona umana che impariamo da Gesù Cristo e che viene offerta a tutti come contributo libero alla nostra società.Livorno, 29 gennaio 2025
I Vescovi della Toscana
Livorno 28 gennaio 2025”