Il network di associazioni “Ditelo sui tetti” condivide il dolore di tutti gli uomini di buona volontà per la salita al Padre di Papa Francesco, mentre al tempo stesso crescono in noi la commozione e l’infinita Gratitudine al Signore della vita per ciò che la sua persona e il suo magistero sono stati e sono per la Chiesa e per il mondo. L’impegno del network ha avuto ed ha la sua ragion d’essere proprio nel suo dirimente monito (2015) circa l’attuale presenza di un “cambio d’epoca” che può trascinarci nella “cultura dello scarto”, se, come già intuito dal suo predecessore, non poniamo di nuovo al centro -come accadde all’origine del Fatto cristiano- la “questione antropologica”, ovvero il discernimento e la scelta su quale sguardo sull’umano sia più ragionevole, per ciascuno personalmente come per le scelte pubbliche. Le sue ultime parole alla benedizione Urbi et Orbi del giorno di Pasqua sono una profetica straordinaria sintesi della sua promessa, cui vogliamo mantenerci fedeli: “Cristo è risorto! In questo annuncio è racchiuso tutto il senso della nostra esistenza, che non è fatta per la morte ma per la vita. La Pasqua è la festa della vita! Dio ci ha creati per la vita e vuole che l’umanità risorga! Ai suoi occhi ogni vita è preziosa! Quella del bambino nel grembo di sua madre, come quella dell’anziano o del malato, considerati in un numero crescente di Paesi come persone da scartare!”.
